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Libri

La copertina del libro di Don Dante Carraro

«Ho toccato con mano i limiti a cui loro sono abituati, al punto da non farci caso, da pensare che quella sia la normalità, limiti di fronte ai quali non si sono mai fermati. Stando lì, in effetti, ci si accorge che è tutto perfettamente visibile, eppure non lo si nota: una volta dentro, una volta parte della squadra, non sono gli spazi ristretti e riuniti a sorprendere e a frenarci, non il fatto che non esistano le stanze, che ci sia solo ‘la stanza’; il valore dell’impegno di ciascuno lì rende tutto secondario, in quanto, in compenso, c’è la vita, che è sempre speranza di fronte alle sofferenze e alle difficoltà.» Trenta volontari del Cuamm – dalle provenienze e dalle aspirazioni più disparate – raccontano in formato epistolare la propria esperienza. Sono lettere che parlano di viaggi importanti, che disegnano traiettorie, tutte diverse, di andate e ritorni. Da un piccolo paese della provincia sarda o veneta, dalle grandi città di Roma e Milano, fino al più sperduto villaggio in Uganda, in Sud Sudan o in Mozambico. In tutti questi viaggi, l’Africa smette di essere poco più di un luogo comune e brilla nel prisma delle sue differenze culturali e regionali. Nel racconto sincero e a tratti duro dei giovani volontari a volte la distanza di opportunità e risorse appare difficile da colmare, eppure ogni giorno si possono spalancare spazi di incontro e di condivisione. 

La copertina del libro di Gino Cecchettin

Le parole di un padre che ha scelto di non restare in silenzio. Un appello potente alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni. Il libro è parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di violenza di genere. Dal giorno dei funerali della figlia Giulia, Gino Cecchettin ha scelto di condividere il proprio dolore cercando di affrontarlo e renderlo costruttivo perché possa essere di aiuto alle giovani e ai giovani del nostro Paese. In questo libro, attraverso la storia di Giulia, si interroga sulle radici profonde della cultura patriarcale della nostra società. «Tu in questi giorni sei diventata un simbolo pubblico», scrive Gino Cecchettin alla figlia Giulia e a quanti vorranno ascoltare le sue sofferte parole di impegno, di consapevolezza e di coraggio. «Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti. E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande».

Dentro il palazzo Cottarelli.jpg

Carlo Cottarelli offre una testimonianza senza filtri del suo percorso al Senato, scrutando da vicino le criticità, le inefficienze e le opportunità mancate che ha incontrato lungo il cammino. Attraverso le pagine del suo nuovo libro, l’autore getta luce sullo stato attuale delle istituzioni politiche, partendo da due episodi che hanno segnato profondamente il suo percorso personale. Attraverso un'analisi dettagliata dei suoi otto mesi da senatore, l'autore svela il funzionamento interno del parlamento italiano, evidenziando il progressivo ridimensionamento del suo ruolo in confronto a quello del governo. Affronta anche il deterioramento del dibattito parlamentare, ora ridotto a uno scontro tra fazioni opposte, e la questione degli stipendi dei parlamentari. Nel descrivere le pratiche all’interno del parlamento, denuncia il loro bizantinismo, evidenziando l'allontanamento sempre più marcato dei cittadini dalla partecipazione politica. Inoltre, Cottarelli condivide per la prima volta la sua esperienza nel tentativo di formare un governo dopo le elezioni del 2018, offrendo così una panoramica esaustiva del suo coinvolgimento diretto nella politica italiana. L'opera Dentro al Palazzo offre un quadro autentico delle istituzioni italiane, proponendo una visione chiara del futuro potenziale della politica e dell'economia in Italia ed Europa, nel caso in cui le attuali tendenze non venissero cambiate.

La copertina del libro di Luca Zaia

A metà degli anni Ottanta Luca Zaia era un diciottenne che si affacciava alla vita senza mai aver messo piede fuori dalla provincia. Forte dei suoi sogni di ragazzo, tra le certezze di un’esistenza scandita dai ritmi della natura e le incognite di un mondo tutto da scoprire, si troverà di fronte una realtà ben più complessa di quella del paese da cui è partito. Con la distanza della maturità e lo stile scanzonato dei racconti d’avventura, rievoca il viaggio in cui per la prima volta ha posato uno sguardo consapevole su se stesso e sulla vita, per consegnare ai giovani convinzioni e valori che lo guidano tuttora. Ripercorrendo tappa dopo tappa i luoghi di quell’avventura, confronta le possibilità di oggi con le difficoltà di ieri, le speranze di una generazione e le promesse della storia, tra intuizioni e desideri, aspettative e fuoriprogramma. Muovendosi per le strade d’Europa a bordo di una 2 Cavalli, racconta lo stupore nella «scoperta» dell’altro, l’esperienza delle frontiere, fisiche e psicologiche, la verità di una «terra promessa», la Spagna, sospesa tra nostalgia e progresso, lo smarrimento davanti al limite estremo, la malinconia del distacco e la libertà della memoria che resta, ma adattandosi all’età e all’esperienza. 

La copertina del libro di Antonella Viola

Perché ci sentiamo sempre stanchi? Perché facciamo fatica ad addormentarci o ci svegliamo di continuo? Come possiamo aiutare il corpo a riposare?Antonella Viola ci introduce ai ritmi circadiani, ovvero le oscillazioni delle funzioni di tipo fisico e comportamentale che seguono il più antico e meraviglioso orologio del mondo: l’alternanza di luce e buio. Il sonno, la temperatura corporea, la fame, le difese immunitarie e persino il dolore sono tutti soggetti a questo ascendente. L’adattamento degli organismi all’ora del giorno, così come i loro cambiamenti ritmici, è stato documentato da molto tempo, ma solo recentemente la scienza ha iniziato a comprendere quanto i ritmi circadiani influiscano sul nostro benessere. Il sonno, così importante per la nostra salute, è regolato da un ritmo circadiano chiamato appunto ritmo sonno-veglia, strettamente legato all’alternanza di luce e buio. La sincronizzazione dei nostri orologi biologici è quindi necessaria per proteggere il sonno e tutte le attività ad esso legate, come il consolidamento della memoria, ovvero quel processo che trasforma l’esperienza in ricordo. Ma non è solo la memoria del cervello a consolidarsi mentre dormiamo: anche la memoria immunologica, che ci permette di difenderci da virus e batteri, matura durante il riposo, e non a caso la perdita di sonno è associata a una maggiore suscettibilità alle infezioni. Il tempo del corpo ci svela la scienza dietro tutti questi meccanismi e Antonella Viola è la nostra guida d’eccezione che con gli strumenti rigorosi, creativi e sorprendenti della ricerca scientifica farà entrare nelle nostre vite il concetto di tempo biologico, aiutandoci a organizzare le giornate in modo da concedere al nostro corpo il tempo di cui ha felicemente bisogno.

La copertina del libro di Federico Fubini

Il 20 settembre 1943 alle quindici e trenta un manipolo di ufficiali nazisti varca la soglia di palazzo Koch, elegante sede della Banca d’Italia. Fra loro c’è il tenente colonnello delle ss Herbert Kappler, comandante dello spionaggio hitleriano. I tedeschi presentano le loro richieste al governatore Vincenzo Azzolini: vogliono l’oro della Banca d’Italia, tutto l’oro. In quel momento, nei suoi caveaux, l’istituto di via Nazionale ne custodisce quasi 120 tonnellate. Un solo uomo, all’interno della banca centrale, decide di opporsi e organizza un sofisticato inganno per impedire ai nazisti di trafugare la ricchezza degli italiani. Si chiama Niccolò Introna, è un dirigente di settantacinque anni, un fervente valdese che tiene sermoni alle comunità di fedeli nei giorni di festa. Durante il fascismo, Introna aveva combattuto in segreto la corruzione e il sistema cleptocratico attorno a Mussolini, documentando le operazioni del duce per trafugare il denaro pubblico. Eppure, il suo nome, per le vicende finora mai raccontate e portate alla luce in questo libro, verrà volutamente cancellato e dimenticato. Federico Fubini ha avuto accesso alle circa ottantamila pagine di documenti, in parte riservati, che il funzionario accumulò per tutta la vita, e ricostruisce per la prima volta, in modo inoppugnabile, l’appropriazione di denaro pubblico da parte di Mussolini e tutta la sofferta vicenda dell’oro della Banca d’Italia.

La copertina del libro di Gianluigi Paragone

Gli Stati Uniti d'Europa non si faranno mai e chi pensa di cambiare l'Europa sta raccontando una grande bugia: l'Unione europea non è l'Europa Unita. L'Unione europea non conta nulla sulle mappe geopolitiche, non c'è richiesta di Europa. C'è richiesta di America, di Cina e persino di Russia. L'Unione europea è nata con la moneta e con l'idea del mercato prima di tutto... ha sostituito la politica con la finanza, i governi con i mercati, i popoli con il capitale. A chi banalizza il dibattito con “Dove volete andare con l'Italietta?”, Gianluigi Paragone ribatte con “Dove pensate che possa andare questa Europa così sgangherata?”. La risposta è sotto i nostri occhi: non andrà da nessuna parte perché non conta nulla. Tutte le riflessioni, le critiche, le accuse verso l'Unione europea fatte in questi anni da Gianluigi Paragone confluiscono in un libro.

La copertina del libro di Borgonovo

Mentre i confini tra destra e sinistra vanno sfumando, un numero crescente di persone non trova più punti di riferimento politici. Ma sono in tanti a percepire insofferenza per un sistema che si fa via via più intollerante e oppressivo. Dobbiamo allora capire quale sia la battaglia da combattere: è in corso una guerra che ha radici antiche e che ha caratteristiche spirituali. C'è una minaccia che viene da lontano: piccoli gruppi di potere si sentono depositari di una conoscenza superiore, si ritengono illuminati da Dio e pensano di poter imporre un nuovo modo di vivere, una “nuova normalità”. È contro questi illuminati che occorre battersi per riscoprire il senso vero della parola “libertà”. 

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